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Requiem et Stabat Mater

sabato, 28 maggio 2016 – Varese, chiesa parrocchiale S. Ambrogio

Ore 21:00

«REQUIEM» per soli, coro e orchestra del compositore di Aversa, Niccolò Jommelli.
Una composizione raramente eseguita, che rappresenta perfettamente il passaggio dal barocco al periodo classico e che abbraccia
tutti gli stereotipi della scuola rinascimentale di Palestrina, della scuola napoletana di Scarlatti, Pergolesi e Paisiello, e che anticipa il linguaggio classico di Salieri, Haydn e Mozart.
Un testo sacro, un'opera
densa di drammaticità e di
devozione religiosa. Un compositore di grande spessore tecnico e musicale all'epoca ritenuto un personaggio molto importante nell'ambiente culturale e artistico italiano ed europeo, considerato “il più bravo”, oggi troppo spesso sottovalutato.

«STABAT MATER» è il più celebre testo quaresimale, sequenza di Jacopone da Todi, che il compositore veneziano Antonio Caldara musicò con estrema attenzione al rapporto testo-musica conferendo una particolare descrizione ad ogni singola parola attraverso le note in modo meticoloso, quasi maniacale. E' un'opera che si potrebbe considerare come esempio di composizione sacra nella quale il musicista dipinge come su una tela il significato del testo curandolo in ogni minimo particolare.
Per mezzo della notazione musicale Caldara dipinge le lacrime della Madonna, il suo dolore sotto la croce e la deposizione del Figlio dalla stessa. Come detto per Jommelli, Caldara al suo tempo era considerato uno dei migliori musicisti, vice maestro di cappella a Vienna, anch'esso precursore dello stile classico di Haydn e Mozart che ne furono fortemente influenzati. Lo stesso J.S.Bach aveva una considerazione talmente elevata del compositore veneziano da trascriverne molte opere per poterle studiare profondamente e farne tesoro.

Dove?
Chiesa parrocchiale S. Ambrogio
Via Virgilio, 34, Varese, VA, Italia
Poster per Requiem et Stabat Mater